Le navi al tempo del Porto Franco di Trieste 1719

Visita guidata domenica 10 marzo ore 10.30

Quando – spiega il professor Walter Macovaz – nel 1719 Carlo VI dichiara Trieste Porto Franco creando una favorevole prospettiva economica per i mercanti che trattano merci lungo la via di Costantinopoli e del Mar Nero, infinite sono le tipologie delle navi che queste merci trasportano : marciliane, sciabecchi, pieleghi, trabaccoli, galere zacale, tartane, polacche, galeazze, galeoni. Costruite in legno, e mosse dal vento con una velocità di 3 – 6 nodi (soltanto quando questo c’era) di una lunghezza per lo più soltanto 15 – 30 metri con una capacità di carico di 20 – 100 tonnellate e condotte da 5 – 10 marinai. Immancabile, per i vascelli più grandi, qualche cannone a bordo, per difendersi dai pirati che allora infestavano il Mediterraneo. Oggi – continua il professor Macovaz – nello stesso porto arrivano navi lunghe 365 metri, che trasportano 14.000 containers da 20 piedi ciascuno per una portata di circa 200.000 tonnellate, con una velocità di 25 nodi e un equipaggio di circa 30 uomini.

L’incontro di terrà presso il Civico Museo del Mare di Trieste di via di Campo Marzio, 5 ad ingresso libero fino ad un massimo di 30 persone, non è prevista la prenotazione.

Civico Museo del Mare di Trieste – Veliero mercantile, Cleopatra di 1075 t.s.l. costruita nel 1865 nel cantiere San Rocco di Muggia.  Armatori F.lli Strudthoff & Co.
Civico Museo del Mare di Trieste – Veliero mercantile, Cleopatra di 1075 t.s.l. costruita nel 1865 nel cantiere San Rocco di Muggia. Armatori F.lli Strudthoff & Co.

 

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