Viaggi della conoscenza
La navigazione ha reso possibile le grandi esplorazioni del globo: sotto la spinta di ragioni economiche e militari ha permesso l’incontro, non sempre pacifico, di culture e l’ampliamento delle conoscenze.
Le navi si attrezzano quindi per affrontare lunghi viaggi che comportano soste finalizzate all’esplorazione della terraferma, alla raccolta di reperti di varia natura, allo studio delle condizioni geografiche, naturali e sociali delle terre visitate.
Per Trieste la stagione delle missioni scientifiche di stampo illuminista si avviò con i viaggi diplomatici della Imperial Regia Marina. Nel 1817 l’arciduchessa Maria Leopoldina, figlia dell’imperatore Francesco I, parte da Trieste per sposare Pedro di Bragança, all’epoca Governatore del Brasile, e porta con sé naturalisti e artisti che si inoltrano anche all’interno del paese per documentarne ogni aspetto.
Ma la missione più conosciuta è la circumnavigazione del globo compiuta dalla fregata Novara (1857 – 1859) e fortemente voluta dall’Arciduca Massimiliano. Prima nave austriaca a compiere l’impresa, riporta da questo viaggio numerosi reperti che entrano in parte anche nelle collezioni dell’attuale Museo di Storia Naturale.
Non meno importanti furono le esplorazioni nell’Artico, in particolare la spedizione austro-ungarica al Polo Nord (1872-1874) che condusse alla scoperta della Terra di Francesco Giuseppe e che, grazie all’impegno del capitano Karl Weyprecht, diede avvio a uno studio sistematico delle aree polari.
Da Trieste al mondo
In questa sezione sono esposti i modelli di tre navi che si dedicarono a missioni esplorative e diplomatiche per l’Impero Asburgico: la Novara, con le modifiche fatte nel 1861 per aggiungere la propulsione a vapore; la corvetta Zriny, adibita a missioni commerciali e scientifiche nel Mediterraneo, in America Centrale e in Asia; e il panfilo Greif che fu al servizio della Famiglia Imperiale nelle visite a località nazionali ed estere.
Come era normale per le spedizioni scientifiche di particolare importanza, sia della missione della Novara che dei viaggi della Zriny si pubblicano degli ampi resoconti in cui si annotano le difficoltà di navigazione, i luoghi visitati e le osservazioni di natura scientifica corredate da incisioni derivate dai bozzetti realizzati dai partecipanti alla missione, in molti casi artisti appositamente imbarcati a questo scopo.
Talvolta si pubblicano anche i diari di viaggio di membri della famiglia imperiale, che si concentrano su aspetti più pittoreschi e poetici dei luoghi visitati.
