 
											La sezione del Museo del Mare dedicata alla storia della Compagnia del Lloyd riapre al pubblico con il 31 ottobre 2025 in una veste completamente nuova.
Grazie al contributo concesso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, è stato possibile ripensare interamente la narrazione delle vicende del Lloyd Austriaco e Triestino e rinnovare la presentazione delle sue collezioni. Il nuovo percorso espositivo accosta tra loro, beni di natura diversa, quali dipinti, modelli e mezzi modelli, grafiche, stampe, oggettistica e fotografie d’epoca, proponendo visivamente e attraverso puntuali approfondimenti e in ordine cronologico, la storia del Lloyd. La fruizione del patrimonio è resa più interattiva e coinvolgente non solo tramite la possibilità per il pubblico di interagire direttamente e liberamente con il percorso espositivo proposto avendo la possibilità di aprire fisicamente cassetti e ante e scoprirne il contenuto, ma anche grazie alla presenza di strumenti e tecnologie digitali. Il Museo del Mare è risultato infatti beneficiario di un finanziamento per la realizzazione del progetto “Digitalizzazione e innovazione della sezione Lloyd del Museo del Mare di Trieste” presentato nell’ambito del bando pubblicato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in attuazione del Programma regionale (PR) FESR FVG 2021-2027 Obiettivo “Investimenti in favore dell’occupazione e della crescita” cofinanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), grazie al quale è stato possibile introdurre nel nuovo allestimento diverse tecnologie.
LA NASCITA DEL LLOYD AUSTRIACO
All’inizio dell’Ottocento Trieste è una città ricca di fermenti che necessita di nuovi strumenti di crescita economica.
Nel 1833 un gruppo di uomini d’affari dà vita al Lloyd Austriaco per raccogliere e diffondere informazioni commerciali e marittime e nel 1836 nasce la Compagnia di Navigazione a Vapore del Lloyd Austriaco.
Inizia qui un viaggio che illustra la storia della Compagnia del Lloyd, una delle più importanti compagnie di navigazione europee e fra le più antiche ancora in attività, e con essa quella della città di Trieste e dell’evoluzione dei trasporti marittimi.
 
											 
											GLI ESORDI DELLA COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE
La compagnia nasce indirizzata al futuro richiamando già dal nome il trasporto a vapore e le prime due linee regolari collegano Trieste con Venezia e Costantinopoli.
Il traffico postale viene gestito tramite contratti diretti con gli stati e permette l’accesso a fonti stabili di introiti e un collegamento diretto con il governo austriaco.
Le tecnologie evolvono in fretta e nel giro di pochi si affermano le navi in ferro e la propulsione ad elica. Il Lloyd adotta velocemente queste innovazioni, intanto la rete di collegamenti si amplia e le tratte più trafficate ottengono servizi più frequenti.
 
											LA CRESCITA DELLE ATTIVITÀ
L’espansione della flotta apre la strada al progetto di un cantiere navale: i lavori iniziano nel 1853 e l’attività nel 1856.
Al servizio di questa crescente attività nel 1842 viene fondata anche una tipografia societaria.
Con il completamento, nel 1857 del collegamento ferroviario Vienna-Trieste e la conseguente costruzione di un nuovo porto, la posizione del Lloyd nell’economia triestina diventa di maggior rilievo e richiede una sede di prestigio: il palazzo viene inaugurato nel 1883, costituendo una delle cortine che chiudono la principale piazza della città.
 
											L’APICE DI UN’EPOCA
Tra Otto e Novecento il Lloyd porta avanti un costante potenziamento e ammodernamento della flotta i cui costi coinvolgono in misura sempre maggiore l’apporto statale.
I viaggi si moltiplicano e le rotte della compagnia si estendono fino a Hong Kong Shanghai e Yokohama.
I tempi stanno cambiando e il passaggio di secolo vede affrontare la compagnia anche le prime vertenze con i lavoratori: è del 1902 lo sciopero dei fuochisti, duramente represso dalle forze dell’ordine. Ma nel 1911 la compagnia festeggia il suo 75° anniversario e raggiunge in quegli anni il culmine della sua attività.
 
											DALLA PRIMA GUERRA MONDIALE AL LLOYD TRIESTINO
La Prima guerra mondiale vede la dissoluzione dell’Impero austriaco e il passaggio di Trieste all’Italia, ma, nonostante i danni, il Lloyd, che diventa Triestino, riattiva i primi collegamenti già nel 1919.
Nel 1922 si attua la prima riorganizzazione della compagnia e l’italianizzazione dei nomi delle navi.
In seguito, la compagnia viene data in gestione alla famiglia di armatori Cosulich, viene nazionalizzata nel 1933 ed entra poi nel gruppo Finmare.
Gli anni Trenta vedono una nuova espansione della compagnia con oltre ottanta navi e servizi passeggeri per Mediterraneo, America, Asia e Australia.
LA GRAFICA PUBBLICITARIA
Al termine della Grande Guerra il Lloyd deve trovare una nuova identità visiva. Bruno Astori (1893-1974), direttore dell’ufficio stampa, segna la svolta con una squadra di grafici che riesce a dare un’immagine moderna alla compagnia.
Nel 1925 nasce la rivista “Sul mare” che veicola la nuova identità e che diventa il magazine ufficiale delle società di navigazione italiane.
La rivista disponibile a bordo delle navi, nelle agenzie e presso gli alberghi è un connubio di immagine, informazione e propaganda, sintesi del ruolo che la pubblicità sta assumendo nella società che si avvia a diventare di massa.
 
											VITA DI BORDO
Con l’inizio del XX secolo si consolida l’immagine della moderna nave passeggeri in cui compare una nuova distribuzione degli ambienti a bordo e delle suddivisioni in classi. I viaggi possono durare parecchi giorni quindi la sistemazione deve essere confortevole e numerosi ambienti, differenziati per classi, sono a disposizione dei passeggeri.
Le navi del Lloyd si distinguono per il lusso e il comfort e la vita in prima classe è segnata dalle pause nelle sale di lettura, dalle passeggiate sui ponti, animati anche da giochi e sport e da pranzi e cene degne degli alberghi più rinomati.
 
											VICTORIA
La Victoria, varata nel 1930, ha inaugurato un cambiamento nella concezione dell’arredo navale. Si abbandonano gli stili storici in favore di un’alleanza tra design, arte e ingegneria.
La collaborazione tra l’ingegnere Costanzi, l’architetto Pulitzer Finali e artisti quali Mascherini e Campigli dà vita a una nave simbolo degli anni Trenta, cui la rivista Domus dedica un numero speciale per la modernità del design e degli interventi artistici.
Nata per percorrere la rotta per Alessandria, passa poi a quella per Bombay e Shanghai diventando particolarmente apprezzata dalla clientela internazionale.
 
											 
											NUOVE MIGRAZIONI
Gli effetti della Seconda guerra mondiale sono pesantissimi tanto per le infrastrutture come per la flotta. L’agenda dell’immediato dopoguerra è dettata dal cambiamento degli equilibri internazionali e dalla situazione della città sotto Governo alleato fino al 1954.
Il Lloyd riesce a ricostruire rapidamente la flotta all’insegna della modernità e dell’eleganza. L’attività prevalente è il servizio di linea, in particolare si apre una fase di nuova migrazione dalla città verso l’Australia in cerca di una vita migliore.
 
											AUSTRALIA E LE ALTRE
 
											Nel 1950 vengono varate tre navi passeggeri destinate al servizio per L’Australia: l’Oceania, la Neptunia e l’Australia.
Per l’Australia lo scultore Marcello Mascherini realizza la coppia di statue in legno Canguro, andata perduta, e Aborigeno.
Nel 1952 le motonavi Africa ed Europa riprendono la linea per Città del Capo e l’anno dopo l’Asia e la Victoria II quella per l’Oriente.
Nel 1963 vengono varate le ultime due navi passeggeri del Lloyd Triestino: la Galileo Galilei e la Guglielmo Marconi.
 
											 
											LA NASCITA DELLE PORTACONTAINER
Gli anni Sessanta vedono una progressiva diffusione dell’areo nel traffico passeggeri, mentre nei trasporti merci l’uso dei container rende necessarie nuove strutture portuali.
La standardizzazione dei trasporti favorisce reti internazionali e il Lloyd, pioniere dell’uso dei container nel Mediterraneo, diventa articolazione locale di consorzi internazionali che permettono di muoversi nella nuova globalizzazione.
Nel 1998 Il Lloyd passa alla compagnia olandese Balsam Estate del gruppo Evergreen di Taiwan e nel 2006 diventa Italia Marittima: una delle compagnie più antiche ancora in attività.
 
											Il nuovo allestimento è stato realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il gettito dell’Imposta di Soggiorno
Il progetto “Digitalizzazione e innovazione della sezione Lloyd del Museo del Mare” è stato realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Programma regionale (PR) FESR FVG 2021-2027
 
								 
								 
								 
															