Dopo la chiusura della sede di Campo Marzio, le collezioni del Museo del Mare tornano, dal 4 ottobre, visibili nelle sale del terzo piano del Magazzino 26.
Partendo dal concetto di “Depositi Accessibili” si sviluppa l’idea allestitiva in cui si vanno a trattare gli spazi museali come una sorta di grande laboratorio/backstage: uno spazio vivo che, solitamente inaccessibile al pubblico, diventa complessivamente un luogo di conoscenza e condivisione, consentendo al visitatore di conoscere anche aspetti spesso poco noti della vita di un museo.
Lo spazio si compone di tre grandi aree sequenziali, introdotte centralmente dal corridoio di distribuzione, il quale fungerà da accesso per il pubblico in visita. Gli ambienti sono scanditi da una maglia regolare di pilastri e ciascuno è dedicato a precise funzioni:
- l’area di accesso che ospita la sezione introduttiva, la biblioteca specialistica Mario Marzari, l’archivio e gli spazi per le attività didattiche;
- l’area deposito e laboratoriale, in cui si trovano anche gli uffici, dove il pubblico può scoprire il backstage del Museo, una parete vetrata consente infatti la visione di ciò che avviene all’interno impedendone al contempo l’accesso, quindi uno spazio “visibile” ma non visitabile autonomamente; ad offrire una visione ancor più approfondita viene attrezzata una tribuna con sedute, in modo da poter ammirare il lavoro degli specialisti e coglierne i particolari, grazie anche all’ausilio di monitor collegati alle postazioni (in assenza degli operatori, i monitor presenteranno il loro lavoro con filmati in sequenza);
- l’area espositiva modulata con la formula del deposito a vista.
Tra le diverse possibili scelte espositive si è pensato di utilizzare i classici contenitori per opere d’arte, le tipiche casse lignee, che si trovano comunemente nei depositi museali.
Questi elementi andranno a conformare in diversi modi lo spazio espositivo, trovando di volta in volta una nuova modalità di assemblamento e, tramite minime modifiche, potranno mutare la loro funzione diventando contenitori, espositori o supporti in base alle necessità e alla rotazione delle esposizioni e dei beni.
ORGANIZZAZIONE
Fabio Lorenzut, Direttore Generale
Francesca Locci, Dirigente del Servizio promozione turistica, musei, eventi culturali e sportivi
Patrizia Fasolato, Responsabile di posizione organizzativa musei scientifici
Andrea Bonifacio e Silvia Pinna, Conservatori delle collezioni del Museo del Mare
Settore tecnico
Claudio Raini, Alessio Rizzitelli
con Barbara Michelazzi
Settore amministrativo
Paola Marinosci, Andrea Reganzin
con Elisabeth Piselli
Biblioteca e archivio
Michela Martini
CREDITI
PROGETTAZIONE E INFOGRAFICA DEL MUSEO
Studio Pedron – La Tegola con Nuovo Studio factory, Venezia
ALLESTIMENTI
Bawer SpA, Matera
iGuzzini illuminazione SpA, Recanati
e
Tacamaco Officina Grafica, Trieste
Vetroedile Srl, Trieste
TRASPORTI
Allegretto Traslochi, Trieste
Butterfly Transport, Massa e Cozzile (PT)
VIDEO
Videoest, Trieste – interviste a Sergio Bologna e Maurizio Eliseo
Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Studi Umanistici, progetto Global Sea Routes, Adimdrops di Mattia Talo’
GRAFICA GUIDA, COLLANA E DÉPLIANT
Studio Mark sas, Trieste
FOTOGRAFIE
Marino Ierman, Trieste
Fototeca Civici Musei di Storia e Arte, Trieste
Museo Revoltella, Trieste
Museo d’Antichità J. J. Winckelmann, Trieste
Fondo Marzari, Museo del Mare, Trieste
Fondo Mioni, Museo del Mare, Trieste
RESTAURI
Centro Studi e Restauro Soc. Coop, Gorizia
Laboratorio Restauri d’Arte s.n.c., Trieste
Ecoedilmont Srl, San Dorligo della Valle
FINANZIAMENTI
Ministero della Cultura
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale
Comune di Trieste
RINGRAZIAMENTI
Accademia Nautica dell’Adriatico, Trieste
Immaginario Scientifico, Trieste
Istituto Nautico, Trieste