Passeggeri e merci a Trieste nell’800
Lo sviluppo e la diffusione della navigazione a vapore permettono nel XIX secolo l’affermarsi di grandi compagnie di navigazione che effettuano con regolarità non più solo il trasporto merci, ma anche quello postale e di passeggeri su rotte prestabilite.
Le prime compagnie di navigazione nascono in Gran Bretagna e negli Stati Uniti d’America, ma si sviluppano poi anche nei diversi paesi europei con l’aumentare della richiesta di trasporto passeggeri.
Nel 1818 la Trieste-Venezia è la prima linea regolare di piroscafi del Mediterraneo, ma nell’Impero Asburgico la prima grande compagnia di navigazione è quella del Lloyd Austriaco, ne seguiranno molte altre, come la società di navigazione Austro–Americana poi Cosulich Line, la Società di Armamento ed Agenzia Marittima Tripcovich e la Navigazione Libera Triestina.
In due quadri realizzati da Vito Timmel, pittore di nascita viennese, ma di formazione e attività triestina, vediamo illustrata l’entità complessiva delle navi delle compagnie che esercitano la navigazione libera a Trieste nel 1893 e nel 1913: l’aumento del tonnelaggio in soli vent’anni è evidente.
Passeggeri e merci a Trieste nel 900
Dopo la Prima guerra mondiale il settore deve affrontare non solo la faticosa ricostruzione, ma soprattutto il mutamento di prospettive dovuto al passaggio all’Italia. Il Governo italiano porta avanti un piano di nazionalizzazione sotto l’egida dell’IRI, accorpando le principali compagnie di navigazione sotto la denominazione di Italia Flotte Riunite e poi Società di Navigazione Italia e facendo delle nuove navi di linea un importante veicolo dell’orgoglio nazionale. La Saturnia, di cui vediamo il modello, fu insieme alla nave gemella Vulcania il simbolo di un modo di viaggiare e l’emblema della modernità costruttiva.
Nel diorama del Cantiere Navale Triestino di Monfalcone nel 1913 si possono notare sette navi in costruzione sullo scalo, tra cui il piroscafo Belvedere, il transatlantico Kaiser Franz Josef I in allestimento, una piccola nave da guerra e un piroscafo sul bacino galleggiante.
Dopo la Seconda guerra mondiale la stagione dei transatlantici vede l’ultimo fulgore per poi entrare in crisi fino all’avvento di un nuovo concetto di turismo.
Fra i modelli delle navi del secondo dopoguerra troviamo l’Ausonia: costruita nel 1957 nei Cantieri Riuniti dell’Adriatico, entra in servizio come nave di linea e commerciale sulla rotta Trieste-Beirut per essere convertita nel 1978 in nave da crociera nel Mediterraneo.
La Cosulich Line
La famiglia Cosulich comincia la sua attività a Lussino a metà Ottocento per poi trasferirsi a Trieste nel 1889, anno in cui acquistano i primi piroscafi, l’Elena Cosulich e l’Antonio Felice Cosulich.
Negli anni successivi acquisiscono diversi altri piroscafi e nel 1901 ottengono il controllo della società di navigazione Austro-Americana che collega l’Adriatico, il Nord America e il Golfo del Messico. Nel 1904 la nuova società viene denominata “Unione Austriaca di Navigazione già Austro-Americana e Fratelli Cosulich Società Anonima” e il 9 aprile il piroscafo Gerty salpa da Trieste per New York.
Il grande mercato dell’emigrazione è il bacino d’utenza che permette alla Cosulich Line di crescere tanto da far concorrenza alle maggiori compagnie europee. Nel 1908 viene inaugurato il primo transatlantico di lusso con dotazioni per passeggeri di prima classe, il Martha Washington, e pochi giorni dopo apre le porte a Monfalcone il cantiere della compagnia, il Cantiere Navale Triestino.
Questo fermento industriale viene interrotto dalla Prima Guerra Mondiale, e nonostante i successivi tentativi di ripresa, che vedono anche il varo delle lussuose motonavi Saturnia e Vulcania, nel corso degli anni Trenta la compagnia viene assorbita nella gestione centralizzata del settore navale italiano.