
Giovedì 10 luglio alle ore 11 presso il Museo del Mare di Trieste (Porto Vecchio-Porto Vivo, Magazzino 26, terzo piano) nel corso di una conferenza stampa introdotta dall’Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo, Giorgio Rossi sono stati presentati i risultati del progetto “Digitalizzazione e innovazione per il Museo del Mare di Trieste” realizzato con il contributo della Regione FVG, bando PR FESR 2021- 2027 “Tipologia di intervento A2.2.1 – Interventi a favore degli operatori culturali volti a promuovere l’uso di soluzioni ICT e realtà aumentata”.
Il progetto è stato attuato nell’ambito del Programma regionale (PR) FESR FVG 2021- 2027 cofinanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), con un intervento che intende agevolare la realizzazione di progetti di investimento sul proprio territorio finalizzati a sostenere la digitalizzazione per la PA per migliorare l’interoperabilità tra pubblico e privato e l’accessibilità e l’utilizzabilità dei servizi pubblici digitali, mediante sovvenzioni dirette alla valorizzazione di istituti e luoghi della cultura pubblici situati in Friuli Venezia Giulia, volti a promuovere l’uso di soluzioni ICT e realtà aumentata.
Con il supporto di Hibou, società cooperativa specializzata nell’impiego di nuove tecnologie per la cultura, il Museo del Mare di Trieste ha progettato e installato sistemi Hardware e Software che permettono ai visitatori di accedere a contenuti digitali in grado di fornire informazioni più approfondite relative alla collezione e di rendere allo stesso tempo più emozionante l’esperienza di visita al Museo.
Uno schermo interattivo offre ai più piccoli un gioco elettronico pensato per stimolarne la curiosità e per comunicare informazioni relative alle tematiche affrontate nel percorso espositivo, su diversi livelli di complessità.
Un secondo schermo interattivo permette al visitatore di interrogare l’archivio di testimonianze legate al mare che il Museo sta raccogliendo quasi quotidianamente.
Un’applicazione accessibile tramite browser su smartphone o tablet, supportata tramite il sistema Wi-Fi del Museo, svela il contenuto delle casse che contengono i reperti non esposti attraverso la lettura dei QR code posizionati lungo il percorso
museale.
L’App offre inoltre alcune esperienze di realtà aumentata e approfondimenti sugli oggetti in esposizione, oltre a svolgere la funzione di guida attraverso appositi percorsi tematici.
Una stazione digitale conterrà una selezione di immagini degli archivi e degli inventari del Museo, destinata ad agevolare le attività di ricerca di studiosi ed appassionati.
Infine sono stati realizzati alcuni oggetti con la stampa digitale in 3D per offrire un’esperienza multisensoriale capace di arricchire la visita e di permettere un incontro più ravvicinato con i beni esposti, rendendo al tempo stesso il Museo un luogo più inclusivo e accessibile.
Un aspetto chiave del progetto è proprio l’attenzione all’accessibilità e all’inclusione, con l’obiettivo di rendere tutte le risorse e le attività proposte accessibili a pubblici più ampi possibile. Ciò si traduce in soluzioni che garantiscono un’esperienza museale fruibile da tutti, compresi i visitatori con esigenze speciali e non italofoni, attraverso l’implementazione di contenuti testuali multilingue e l’adozione di design intuitivi. Attualmente tutti i contenuti sono già predisposti in italiano e inglese e in corso di integrazione in sloveno, tedesco, spagnolo e francese.
Altro aspetto chiave, la possibilità di costante implementazione ed evoluzione dei contenuti che consente di costruire un database del patrimonio di materiali e conoscenze del Museo sempre aggiornato a disposizione tanto del pubblico generalista che di appassionati, studiosi e ricercatori.
Con questo progetto il Museo del Mare entra nell’era digitale adottando, in modo sistematico e integrato nell’offerta espositiva, innovative soluzioni tecnologiche capaci di offrire inedite opportunità di fruizione delle proprie collezioni.
