Verso il mare. Dino Predonzani e gli ultimi transatlantici

La mostra presenta schizzi, studi preparatori e bozzetti di decorazione navale realizzati dal pittore e grafico Dino Predonzani tra gli anni Quaranta e Sessanta del XX secolo, di concerto con il progettista navale e l’architetto d’interni, per alcuni dei più importanti transatlantici di quegli anni.

Nel 1932 la Navigazione generale italiana di Genova confluì insieme al Lloyd Sabaudo di Torino e la Cosulich Società Triestina di Navigazione in quella che divenne la più grande flotta italiana di navi passeggeri, la Società Italia – Flotte Riunite. La società passo a sua volta nel 1936 sotto il controllo di Finmare insieme al Lloyd Triestino di Navigazione, Adriatica di Navigazione e Tirrenia di Navigazione. Tale sinergia portò negli anni alla produzione di alcuni di quelli che furono i transatlantici più belli e famosi di quell’epoca.

Dino Predonzani, Vedute di castello, tn Oceanic, tempera su carta, 1965
Dino Predonzani, Vedute di castello, tn Oceanic, tempera su carta, 1965

Fino a quel momento i grandi transatlantici erano stati concepiti come palazzi galleggianti in cui gli interni tendevano a riproporre gli ambienti lussuosi e riccamente decorati delle dimore di rappresentanza, con degli allestimenti scenografici e posticci, che si sovrapponevano alle architetture della nave, ora intesi invece come unione tra funzionalità, razionalismo, sobria eleganza, varietà e ricchezza nell’uso di materiali innovativi.

É proprio nell’ambito di questo rinnovamento che l’architetto triestino Gustavo Pulitzer Finali, a partire dal secondo dopoguerra, comincia ad avvalersi della collaborazione di un importante artista triestino, Dino Predonzani.

Nel panorama dell’arte italiana del XX secolo Dino Predonzani è stato un artista talentuoso e poliedrico, che nella sua lunga carriera si è mostrato sempre aperto alla ricerca di nuovi linguaggi figurativi e alla sperimentazione di nuove tecniche.

La sua attività spaziò dalla pittura da cavalletto alla grafica, dalla decorazione d’ambiente ad affresco, dal mosaico alla creazione di bozzetti per le scenografie teatrali, e fu di primaria importanza anche la sua produzione nell’ambito della decorazione navale di cui questa mostra vuole illustrare alcuni degli esiti più felici.

Le opere fanno parte del fondo donato al Museo del Mare da Lia Brautti, nipote del maestro. Attraverso questi lavori si ripercorre l’opera di un importante artista e uno scorcio della storia del design italiano.

La mostra si focalizza sugli interventi di Predonzani su sei navi, per i quali il fondo conserva un nutrito gruppo di disegni tra schizzi e bozzetti, assieme a delle foto originali degli ambienti realizzati: in ordine cronologico si presentano i progetti per l’Esperia (1949), il Conte Biancamano (1949), l’Australia (1951), l’Homeric (1955), Leonardo da Vinci (1960), Guglielmo Marconi (1963) e alcune opere di arredo per la Galileo Galilei (1963).

Apertura mostra e museo da giovedì a domenica, dalle ore 10.00 alle ore 17.00
24 e 31 dicembre chiusura anticipata alle ore 14.00
26 dicembre apertura straordinaria dalle 10.00 alle 17.00
Il museo e la mostra sono ad ingresso gratuito.

Foto Mioni, sala da pranzo I classe, mn Australia, negativo su lastra ai sali d’argento, 1951
Foto Mioni, sala da pranzo I classe, mn Australia, negativo su lastra ai sali d’argento, 1951

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